Un invito al viaggio attraverso 10 tappe in Campania, una terra unica, dove sole, mare, storia e buon cibo si incontrano per un’esperienza straordinaria.
Dalle straordinarie coste e i suoi suggestivi golfi fino all’entroterra, la Campania è la prima meta del nostro viaggio che inizia oggi attraverso le regioni d’Italia, un lungo percorso che da nord a sud ci porterà a scoprire e a riscoprire la nostra straordinaria Italia, la nazione con più siti UNESCO al mondo.
La Campania è particolarmente ricca di luoghi da visitare, ma cosa scegliere fra tanta bellezza?
Ecco, quindi, le 10 cose che secondo noi di Viaggialo devi assolutamente vedere in un viaggio in Campania, 10 tappe intense, ognuna piena di luoghi di grande interesse storico, monumentale, paesaggistico per una vacanza a tu per tu con tradizione, buon cibo, arte e natura.
1. Napoli: Castel dell’Ovo e il lungomare
Il nostro viaggio fra le 10 cose da vedere in Campania inizia dal lungomare di Napoli, capoluogo campano e capitale del Mediterraneo. Oggi è in parte pedonale, dove passeggiare ammirando uno dei panorami più belli e famosi al mondo: il golfo e il Vesuvio.
E proprio sul lungomare, non lontano dal centro storico, dalla famosa piazza del Plebiscito e il maestoso Teatro San Carlo, incontriamo il Castel dell’Ovo, un luogo magico oltre ad essere il castello più antico di Napoli.

Adagiato sull’antico Isolotto di Megaride, ove la leggenda narra sia approdata la sirena Parthenope e dove sbarcarono a metà VII secolo a.C i Cumani che poi fondarono la città, il Castel dell’Ovo deve il suo originale nome al poeta Virgilio che avrebbe nascosto un uovo magico nelle stanze segrete dei sotterranei affidandogli il potere di mantenere in piedi il castello e proteggere l’intera città.
2. Cimitero delle fontanelle di Napoli
Magia e mistero sono un tratto comune in tutta la città di Napoli e il Cimitero delle Fontanelle, un ex-ossario nel cuore di uno dei quartieri più popolari, la Sanità, è uno dei luoghi più unici al mondo.

Scesi i pochi gradini che conducono all’ingresso lo spettacolo che si presenta al visitatore è unico: tra enormi pareti di tufo, a pochi metri sottoterra, lungo tutti i lati sono raccolti in modo ordinato e geometrico migliaia di teschi umani che raccontano dell’antico culto cittadino detto delle “anime pezzentelle”: fino al 1969, infatti, anno in cui fu ritenuto rito pagano e quindi vietato dalla Chiesa, le persone avevano l’abitudine di “adottare” il cranio di un morto (capuzzella) nella convinzione che se se ne fossero presi cura l’anima del proprietario avrebbe portato bene a loro e alla loro famiglia.
3. Napoli Sotterranea
Napoli è una città da ammirare nella sua grande bellezza baciata dal sole che qui splende tutto l’anno. Il suo golfo, il suo mare, le sue strade gremite di gente sono uno spettacolo, un museo a cielo aperto! Ma nei suoi sotterranei si nascondono altrettanti tesori che vale la pena di visitare.

Tanti sono gli ingressi per visitare la Napoli Sotterranea e in ogni tratto racconta differenti epoche e differenti usi di questi luoghi sotterranei: da catacombe monumentali a cisterne dell’acqua, da rifugi durante le guerre, a discariche di rifiuti fino ad essere… luoghi abitati da strani personaggi, come il “munaciello”, creatura porta-fortuna che la tradizione popolare racconta entrasse nelle case dei napoletani spuntando dal sottosuolo. In realtà questo personaggio curioso era solo una caricatura di coloro che tenevano pulite le cisterne dell’acqua un tempo, uomini piccoli e agili, per questo identificati come creature-folletto.

Da lasciare a bocca aperta anche il Tunnel Borbonico, da pochi anni reso accessibile al pubblico, le Catacombe di San Gennaro (con accesso dalla Chiesa di Capodimonte) e le Catacombe di San Gaudioso (accesso dalla Basilica di Santa Maria della Sanità) uniche al mondo!
4. Il Museo Archeologico di Napoli
Una giornata potrebbe non essere sufficiente per godere a pieno dei suoi tanti tesori. Il Museo Archeologico di Napoli, MANN, è uno dei 10 luoghi assolutamente da vedere in un viaggio in Campania e uno dei musei più importanti al mondo.

Fra le sue mura, in un percorso di 12mila metri quadri e infiniti oggetti di inestimabile valore storico e artistico, fra statue, preziosi reperti provenienti direttamente dai resti dell’antica città di Pompei, e una collezione egizia che per importanza è al terzo posto dopo quelle del museo egizio del Cairo e del museo egizio di Torino, racconta la storia antica attraverso tre collezioni: la collezione Farnese, le collezioni pompeiane e, appunto, la collezione egizia.
5. . I campi flegrei e le isole del golfo di Napoli
Lasciando i tesori della città volgiamo lo sguardo al mare dove scorgere le tre isole che abitano uno dei golfi più belli e famosi al mondo.
Capri, la più “fashion” e vip delle tre, tra faraglioni, costa azzurra e la sua famosa piazzetta da cui si snodano viuzze dense di negozi con firme da far invidia via dei Condotti a Roma, e dove non mancano i famosi sandali d’artigianato locale, è un piccolo gioiello visibile anche da Napoli.
Più spostate verso Pozzuoli, a ovest di Napoli, nel cuore dei Campi Flegrei, Ischia e Procida sono meno esclusive ma di una bellezza pari alla sorella patinata.
Ischia, detta l’isola verde per la sua natura rigogliosa, offre spiagge splendide, mare cristallino, hotel dotati di ogni confort e centri termali dove rigenerarsi per una vacanza di totale relax.
Procida, la più piccola e autentica delle tre è un fazzoletto di terra a poche miglia marine da Ischia e dalla terraferma, dove il tempo sembra essersi fermato.

Conosciuta anche come l’isola d’Arturo (Elsa Morante vi ambientò l’omonimo romanzo) e l’isola de “Il Postino” (per alcune scene girate del celebre film con protagonista Massimo Troisi), tra strette viuzze, natura incontaminata e piccoli centri dalle architetture antiche, è un luogo in cui è possibile staccare la spina e immergersi in una dimensione fuori dal tempo.
Tornando sulla terraferma, da non perdere è una visita al Castello Aragonese di Baia che ospita il Museo dei Campi Flegrei, una struttura di una bellezza unica, a picco sul mare, che in 24 sale custodisce la storia di un territorio che fu prima colonia dei cumani, poi greca e infine dei romani, per i quali fu luogo di vacanza e di svago dove fare una pausa dai ritmi stressanti della Roma imperiale.
Tre piani di reperti archeologici, statue, parti di tombe, di templi, vasi e oggetti di ogni tipo e valore per una passeggiata nella storia ricca di emozioni, che culmina su una terrazza dalle linee metafisiche, affacciata sul mare.
A Pozzuoli, infine, “capoluogo” dei Campi Flegrei” (dal greco flègo, che significa “brucio”, “ardo” perché territorio interessato da fenomeni vulcanici ad oggi ancora attivi in alcune zone) merita una visita quello che è il terzo anfiteatro Flavio più grande al mondo, dopo il Colosseo e l’anfiteatro Campano.
6. Pompei e Ercolano
Muovendoci verso sud, a pochi chilometri da Napoli, Pompei e Ercolano sono due siti conosciuti in tutto il mondo per l’unicità che li caratterizza. Raggiungibili dalla stazione centrale con i treni della Circumvesuviana, sono due città romane ove la lava scaturita dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ha fermato per sempre il tempo fissando quell’attimo in cui i gas hanno interrotto la vita di tantissime persone.
Si passeggia fra le strade e le case con la sensazione di camminare in un luogo ancora vivo.

Tra oggetti, affreschi e ambienti dell’epoca, in particolare a Pompei è possibile vedere anche i calchi degli abitanti della città, fissati anch’essi nella lava, dando al visitatore l’impressione che sia ancora abitata.
7. La Costiera Amalfitana e Sorrentina
Pochi km più a sud, superata Pompei incontriamo prima Sorrento, costeggiando la costiera Sorrentina, appunto, con le località di Vico Equense, Seiano, Meta e infine Sorrento, luoghi dalla vista mozzafiato su un mare azzurro più del cielo, da cui ammirare in lontananza Napoli e i palazzi del suo lungomare.

Proseguendo sempre lungo la costa inizia la Costiera Amalfitana, con i suoi tanti paesini che come piccoli gioielli incastonati nella natura brillano al sole accecante di giorno per poi accendersi di lucine la sera, come un piccolo presepe, da ammirare se possibile da una barca a vela.
Oltre ad Amalfi da visitare il borgo di Cetara, celebre per la sua colatura di alici con cui si creano alcuni piatti sublimi, Maiori e Minori, Vietri, famosa per le sue maioliche che rivestono la cupola del Duomo (visibile anche dall’autostrada), la romantica Positano e la sofisticata Ravello.
8. Paestum e il Cilento
Spostandoci verso sud, muovendoci lungo la costa, oltre Salerno e la costiera Amalfitana, alla scoperta del Cilento è un territorio di grande bellezza. Qui si estende lo splendido Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ed è possibile ammirare il celeberrimo Parco Archeologico di Paestum.
Antica città della Magna Grecia qui sono ancora in piedi due giganteschi templi di Hera e Nettuno per una passeggiata archeologica che offre emozioni intense.

Da non perdere anche il Museo Archeologico in cui scoprire la bellissima Tomba del Tuffatore, rinvenuta insieme a tantissimi altri reperti di grande valore storico e artistico proprio nell’area archeologica dei templi, posta lungo il fiume Sele, proprio di fronte all’ingresso.

9. La Reggia di Caserta
Ci spostiamo, infine, a Caserta, a nord di Napoli, dove sorge una delle residenze reali più grandi al mondo.

Patrimonio Unesco dal 1997, insieme al Complesso di San Leucio, sempre nei pressi di Caserta, questa settecentesca dimora, di proprietà dei Borbone di Napoli, vanta un parco progettato dal famoso architetto Luigi Vanvitelli, un magnifico giardino inglese e un monumentale giardino all’italiana con un lungo sistema di vasche di 3 km e maestose fontane.
Il parco è il degno scenario della residenza ove si susseguono stanze di una bellezza rara, tra pregevoli arredi e lussuosi parati e quadri di grande pregio: un viaggio a ritroso al tempo del Regno delle due Sicilie.
10. Anfiteatro e Museo Campano
Superata Caserta, andando verso Roma, prima di varcare il confine con il Lazio, ci fermiamo a Santa Maria Capua Vetere, dove ammirare l’imponente Anfiteatro Campano, secondo per grandezza solo al Colosseo. Una curiosità: qui è stata girata la famosa serie tv Spartacus trasmessa su Sky.
Ancora qualche km e arriviamo a Capua dove si trova un altro di quei musei poco frequentati e di cui non si parla abbastanza, ma da visitare almeno una volta nella vita: il Museo Campano.
Qui, oltre a tantissimi reperti di quella che fu chiamata dai romani la Campania Felix, nome con cui si identificava la Campania antica con cui si indicava il territorio di Capua all’epoca romana ed estesa entro un’ampia area che arrivava fino ai Campi Flegrei, vi sono decine di statuine uniche al mondo che rappresentano lo stesso soggetto: la Mater Matuta. Scolpite nel tufo, sono statue di donne sedute su troni, con le gambe leggermente divaricate e due o più bimbi in fasce su ogni braccio.
Unica anche la storia del loro ritrovamento che avvenne nel 1845 per mano dell’architetto Carlo Patturelli, mentre eseguiva gli scavi costruire un villino nel proprio terreno, nell’attuale territorio di Curti. Le statue, considerate “poco degne di nota” perché non possedevano le linee eleganti e affusolate delle sculture classiche, furono nuovamente seppellite, anche per timore dell’architetto di vedersi espropriare la proprietà ove rimasero nascoste fino al 1873, anno in cui decise di dichiararne la scoperta a cui seguì l’ipotesi che in quel luogo sorgesse un santuario dedicato a quella che in un certo senso era la rappresentazione della dea della fecondità.
Da nord a sud, da ovest a est, tra mare, montagne, città antiche e contemporanee, il nostro viaggio tra le 10 cose più belle da vedere in Campania termina qui, ma vi sono tanti altri luoghi di pari importanza che si possono ammirare in questa regione, un territorio di immersa bellezza che chi ha visitato non può fare a meno di amare.
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