Un viaggio a Napoli è l’occasione per scoprire una città ricca di tesori artistici
Pensare a Napoli porta immediatamente a mille stereotipi, come la pizza, le canzoni napoletane e il Vesuvio, che sono solo in parte vere: perché Napoli è sicuramente questo, ma anche molto di più. Scoprire Napoli vuol dire scoprire le bellezze di una città che è un vero e proprio “scrigno”, ricco di tesori d’arte spesso poco conosciuti ma dalla grande importanza. E vuol dire anche immergersi in quartieri dove la tradizione popolare è ancora molto forte e provare una gastronomia che non è solo pizza, ma molto di più.
Scoprire Napoli vuol dire scoprire le bellezze di una città che è un vero e proprio “scrigno”
Spaccanapoli: il cuore della città vecchia
Un viaggio a Napoli non può che cominciare dal suo centro storico, anzi dal cuore della città: Spaccanapoli è la via che, partendo dai Quartieri Spagnoli, arriva fino a Forcella, attraversando con un’ideale linea retta tutta la città. Si tratta di una strada che trova le sue origini nei tempi dell’Antica Roma, prendendo origine infatti da uno dei decumani su cui era basata la struttura di Napoli.
Passeggiare per Spaccanapoli vuol dire poter osservare tutta una serie di Chiese e Palazzi Barocchi di grande bellezza, alternate ai popolari “bassi” in cui ancora molte famiglie vivono e che sono sede di diverse attività. Perché Spaccanapoli non rappresenta il tipico “paesaggio da cartolina”, ma rappresenta il cuore autentico di Napoli.
Napoli misteriosa: il Cristo Velato
Fra le tantissime opere d’arte che si possono trovare a Napoli ce n’è una che è ammantata di un fascino particolare e misterioso: il Cristo Velato, che si trova nella cappella di San Severo. La particolarità di questa scultura, realizzata da Giuseppe Sanmartino, è proprio il velo che ricopre il corpo di Gesù: le sue pieghe sono talmente perfette da farlo apparire come un vero e proprio velo di stoffa trasparente, tanto da dare luogo alla leggenda per cui si tratta di un vero velo, trasformato in pietra grazie a un misterioso filtro alchimistico.
Piazza del Plebiscito e Palazzo Reale
Dalla Napoli popolare possiamo decidere di passare alla Napoli nobile, con una visita alla Piazza del Plebiscito, libero dal traffico veicolare e diventato “il salotto buono” della città, dove si ritrovano napoletani e turisti anche per ammirare il Palazzo Reale, all’interno di cui è possibile visitare l’Appartamento Reale, la Cappella Reale, il giardino e il Teatrino di Corte.
Napoli sotterranea
La città sotterranea, nata dai continui scavi per ricavare il tufo necessario per costruire la città, è altrettanto affascinante quanto la Napoli di superficie: tutta una serie di gallerie e cunicoli che si dipartono sotto la città, che sono state rifugio per i cittadini durante la Seconda Guerra Mondiale e da nascondiglio per chi voleva sfuggire alla legge. Negli ultimi anni possiamo assistere a un recupero della Napoli sotterranea, che si può visitare seguendo due percorsi principali: il primo segue il percorso dell’antico acquedotto romano, i rifugi antiaerei, gli orti sotterranei e la Stazione Sismica Arianna. Da non perdere poi la visita al Teatro Romano di Nerone, a cui si accede attraverso un’abitazione privata.
L’altro itinerario è quello della Galleria Borbonica, costruita nel 1853 da Ferdinando II di Borbone, con lo scopo di creare un collegamento diretto fra il Palazzo Reale e Piazza della Vittoria, fornendo una via di fuga verso il mare alla famiglia reale in caso di rivolta. Lungo il percorso della Galleria si ritrovano i resti di quella che è stata la vita quotidiana durante la guerra, pozzi e cisterne per l’acqua e le carcasse di veicoli abbandonati dagli anni 50 agli anni 70. Inoltre, la Galleria Borbonica è stata utilizzata negli anni anche come deposito giudiziario.