Cosa vedere in un viaggio a Dublino
Dublino è una città che rispecchia il carattere dei suoi abitanti: duro, coriaceo, temprato anche dalla difficoltà affrontate durante gli anni, ma anche accogliente e pronto al divertimento. Dublino infatti negli ultimi anni si è trasformata in una città multiculturale, anche se ha mantenuto immutati i suoi riti, soprattutto quelli legati ai divertimenti sportivi, con il rugby e il calcio, e le serate al pub, gustando birra e whisky, rigorosamente irlandesi. Primavera e autunno sono le stagioni più indicate per visitare Dublino, mentre è meglio evitare l’inverno, rigido e piovoso. Attenzione anche alla terza settimana di marzo: in questo periodo si svolge la Festa di San Patrizio e la città è affollata e incredibilmente caotica.
La Cattedrale di San Patrizio
Pare che nel luogo ove sorge la cattedrale San Patrizio, patrono della città, battezzasse i capi clan dei celti. In effetti sotto la cattedrale scorre un fiume sotterraneo, la cui presenza potrebbe aver dato adito a questa leggenda. La cattedrale è caratterizzata da una facciata dallo stile quasi austero, che entra in contrasto con gli interni, che sono invece vivaci fino quasi a diventare chiassosi. All’interno della capitale di San Patrizio sono seppelliti quasi 500 fra gli uomini più importanti nella storia del paese, compreso lo scrittore Jonathan Swift, autore dei “Viaggi di Gulliver”.
Il Trinity College
Abbiamo detto che Dublino è diventata negli ultimi anni una città multiculturale e sicuramente la presenza del Trinity College, la più antica università dell’Irlanda. Ha contribuito a questa evoluzione. Oltre a essere un polo di formazione che attira studenti da tutto il mondo, il Trinity College offre anche diversi luoghi di interesse per i turisti: soprattutto la Old Library, in cui viene custodito il prezioso Libro di Kell, un manoscritto del IX secolo in cui è contenuto il Nuovo Testamento. Questa libreria è davvero un paradiso per gli appassionati, con i suoi 64 metri di arcate che accolgono decine di migliaia di libri.
Temple Bar e Ha’Penny Bridge
Se c’è un quartiere di Dublino dove vale la pena di passare almeno una serata, questo è sicuramente Temple Bar: un labirinto di strade in cui si susseguono incessanti i tipici pub della città, i negozi tipici, i ristoranti e anche alcune boutique di grandi firme. Qui è possibile vivere dal vero l’anima più festosa degli abitanti della città, con l’abitudine serale alla birra in un classico pub: il quartiere è animato durante tutte le serate ma soprattutto durante i week-end, quando diventa la meta preferita dei più giovani che vogliono divertirsi. In questo quartiere è anche possibile visitare un altro dei luoghi iconici e fra i più fotografati della città, il ponte di Ha’Penny, che unisce le due rive del fiume Liffey. Il nome deriva dall’obbligo di versare mezzo penny per attraversare il ponte dopo la sua costruzione.
La Guinness Storehouse
La birra è un altro simbolo di Dublino: non una birra qualsiasi, ma la Guinness, la birra irlandese per antonomasia e proprio a questa birra è stato dedicato persino un museo, che è diventato nel corso degli anni il luogo più visitato non solo della città ma dell’intera Irlanda. E la Guinness Storehouse colpisce già dal primo impatto, perché si tratta di un edificio a 7 piani costruito a forma di pinta di birra. Al suo interno è possibile scoprire tutti i segreti della birra nazionale irlandese, dagli ingredienti utilizzati, al procedimento di preparazione, fino alle particolarità del mestiere dei birrai e alla vita del fondatore della fabbrica. All’ultimo piano si trova il Gravity Bar, in cui degustare una birra godendosi la vista di Dublino dalle enormi vetrate.